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San Marco Evangelista: il dipinto dimenticato del pittore Domenico Mondo a Capodrise

  • Arte

Come è noto, il 25 aprile la Chiesa ricorda uno dei quattro Evangelisti, San Marco, patrono della affascinante città di Venezia, dove appunto sono “gelosamente” custodite le sue reliquie nella sontuosa e celebre basilica. Il culto verso l’Evangelista, però, volendo prendere in considerazione la sola Diocesi di Caserta, è testimoniato dalla presenza di una chiesa parrocchiale ad egli dedicata ubicata nel casale “montano” di Casola (frazione di Caserta), presso il Comune che si identifica proprio col toponimo di San Marco Evangelista, ed anche presso la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo in Capodrise. Testimonianza della devozione dei capodrisani verso San Marco era, senz’altro, la presenza di una Confraternita laicale (attualmente estinta) dedicata proprio al Santo, la cui origine viene fatta risalire al XVI secolo, ma che ottenne il Regio Assenso, sia sulla fondazione che sulle regole, da parte del re Ferdinando IV di Borbone soltanto il 9 maggio 1782.

Ancora oggi, nella chiesa di Sant’Andrea di Capodrise è possibile ammirare, in una edicola posta in alto nel lato destro dello spazio presbiteriale, una settecentesca statua lignea (scultore ignoto) raffigurante proprio l’Evangelista. Sempre in questo Comune, poi, nell’attuale salone parrocchiale dell’Azione Cattolica Italiana, un tempo sede dei confratelli di San Marco, è possibile osservare un affresco, seppur di non elevata fattura artistica, raffigurante lo stesso Evangelista. Sicuramente, però, l’opera di maggior pregio che era conservata nella chiesa di Capodrise, prima del sacrilego furto avvenuto nel 1999, era il dipinto su tela denominato San Marco e la Fede realizzato dal celebre e nostrano artista pittore Domenico Mondo (Capodrise 1723 – Napoli 1806) datata 1747. Fortunatamente, tuttavia, pur non avendo avuta la possibilità di ammirare il dipinto dal vivo, di questo, ne sono testimonianza diverse fotografie pubblicate in più occasioni. Il dipinto “scomparso” raffigura San Marco seduto in atteggiamento pensieroso, attorniato da angeli e putti, nella mano sinistra sorregge il Vangelo, mentre sotto il piede destro trattiene il leone, suo simbolo evangelico e suo attributo iconografico. Nella parte alta del dipinto in questione, poi, si vede la Fede, rappresentata da una figura femminile che mostra la Croce ed il Calice. L’artista Domenico Mondo visse in un periodo definito da molti come “l’ora più bella del Regno di Napoli”, specialmente nel campo delle arti figurative. Fece parte di quella schiera di artisti pittori denominati “solimeneschi” poiché nelle loro opere pittoriche prendevano spunto dai modi del grande e celebre Francesco Solimena (Serino 1657 – Barra 1747).

San Marco e la Fede, dipinto di Domenico Mondo, 1747. Fonte: Daniela Campanelli, Domenico Mondo. Un solimenesco in Terra di Lavoro, Napoli 1997.
San Marco e la Fede, dipinto di Domenico Mondo, 1747. Fonte: Daniela Campanelli, Domenico Mondo. Un solimenesco in Terra di Lavoro, Napoli 1997.

Nella provincia di Caserta diverse sono le opere dipinte dal Mondo di cui la più nota ed importante risulta essere quella effigiata sulla volta del salone degli Alabardieri nella Reggia di Caserta, raffigurante il Trionfo delle Armi borboniche sostenute dalle virtù del 1787. Altri dipinti, ancora, sono dislocati in varie chiese del circondario: nella chiesa dell’Annunziata in Marcianise, nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo in Capodrise, nelle chiese dell’Assunta e del Santissimo Salvatore in Recale, nella chiesa di Sant’Elpidio vescovo in Casapulla, nella chiesa dell’Annunziata in Capua, nella chiesa di Sant’Agostino in Caserta. Senza dubbio, però, uno dei luoghi più belli e affascinanti, legati all’artista Domenico Mondo, è proprio il palazzo denominato “di Domenico Mondo”, ubicato nel luogo natio Capodrise. Oggi, questo stabile, affrescato internamente proprio dall’abile pennello del Mondo, e completamente restaurato, viene utilizzato come vera e propria Casa Museo dove si svolgono importanti attività culturali, tese non solo alla salvaguardia del luogo, ma pure alla divulgazione di quelle conoscenze storico artistiche che la società contemporanea ha in larga parte “dimenticate” per mera ignoranza e talvolta superficialità.

Reggia di Caserta, Salone degli Alabardieri, con le armi di casa Borbone sostenute dalle virtù, affresco di Domenico Mondo, 1787
Reggia di Caserta, Salone degli Alabardieri, con le armi di casa Borbone sostenute dalle virtù, affresco di Domenico Mondo, 1787
Bibliografia
  • Daniela Campanelli, Domenico Mondo. Un solimenesco in Terra di Lavoro, Electa Napoli 1997.
  • Giovanna Petrenga, Domenico Mondo Pittore (Capodrise 1723; Napoli 1806) in Quaderni della Biblioteca del Seminario di Caserta, volume 5, Caserta 1999.
  • Nicola Tartaglione (a cura di), Il pittore Domenico Mondo nei quadri dell’Annunziata di Marcianise e di altri siti del casertano, Paparo Edizioni 2006. 
  • Aa. Vv., Capodrise. Guida storico artistica, Capodrise 1997.

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