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I riti della Settimana Santa a Sessa Aurunca

La Settimana Santa, che conduce alla Pasqua, è la celebrazione del momento più significativo per ogni cristiano. Nei giorni che la compongono vengono celebrati gli ultimi giorni di Gesù Cristo, con la passione, la morte e la resurrezione.

Sono tipiche le celebrazioni della Settimana Santa svolte a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, che rappresentano un momento intenso e partecipativo dell’intera comunità locale.

La Settimana Santa si apre con le Processioni penitenziali delle Confraternite della comunità, che partendo dalle proprie Chiese dal Lunedì mattina al Mercoledì pomeriggio raggiungono il Duomo, dove in mattinata viene esposto e poi deposto nel pomeriggio il Santissimo Sacramento. Nelle Processioni viene seguito un ordine prestabilito che vede il Lunedì alla mattina l’Arciconfraternita di San Biagio e nel pomeriggio la Confraternita del SS. Rifugio; il Martedì alla mattina l’Arciconfraternita del SS. Crocifisso e Monte dei Morti e nel pomeriggio l’Arciconfraternita della SS. Concezione; il Mercoledì alla mattina la Confraternita di San Carlo Borromeo e nel pomeriggio l’Arciconfraternita del SS. Rosario.

L’Ufficio delle Tenebre del Mercoledì Santo, svolto in serata nella Chiesa di San Giovanni a Villa a cura dell’Arciconfraternita del SS. Crocifisso, rappresenta uno dei momenti di maggiore spiritualità. Nell’occasione i confratelli recitano sia il Miserere, cioè il Salmo 51 di Davide che nella numerazione greca corrisponde al Salmo 50, che il Benedictus (Canto di Zaccaria), seguendo il testo in latino. In questa occasione l’esecuzione del Miserere avviene in coro con l’accompagnamento dell’harmonium, a differenza di quello eseguito in trio nei Venerdì di Quaresima e durante la processione del Venerdì Santo. Nel presbiterio difronte all’altare viene collocata la “Saetta”, un grande candeliere a forma triangolare sul quale ardono quindici candele, che vengono spente man mano dal cerimoniere eccetto l’ultima. La celebrazione è chiamata dai locali “Terremoto” quasi a ricordare il rumore che viene creato dai partecipanti nel momento in cui la Chiesa resta al buio e che termina con l’apparizione dell’ultima candela ancora accesa, nascosta precedentemente dietro l’altare.

Il Giovedì Santo, dedicato alla visita agli altari della reposizione allestiti nelle diverse Chiese, è anche il giorno della preparazione alla Processione del giorno dopo.

Sessa Aurunca, Sabato Santo, il Mistero della Deposizione del Cristo dalla Croce, Confraternita di San Carlo Borromeo - Foto di Antonio Pascarella, anno 2018
Sessa Aurunca, Venerdì Santo, uscita dei Misteri dalla Chiesa di San Giovanni a Villa, Arciconfraternita del SS. Crocifisso - Foto di Antonio Pascarella, anno 2018
Sessa Aurunca, Sabato Santo, il Mistero della Vergine Addolorata, Confraternita del SS. Rifugio - Foto di Antonio Pascarella, anno 2018

Nella serata del Venerdì prende il via la Processione dei Misteri. L’Arciconfraternita del SS. Crocifisso, con i propri confratelli incappucciati, segue le strade del centro storico illuminate da falò, portando a spalla le statue rappresentanti i Misteri dolorosi della Passione, il Cristo Morto e le Tre Marie, accompagnati dal suggestivo canto del Miserere in trio. Il Sabato mattina le Confraternite di San Carlo Borromeo e del SS. Rifugio seguono lo stesso percorso del giorno precedente, portando a spalla il Mistero della Deposizione del Cristo dalla Croce e il Mistero della Vergine Addolorata. La Processione nei due momenti è caratterizzata dell’andamento a “cunnulella” dei confratelli, che li vede procedere di due passi avanti e uno indietro con un movimento dondolante e sincrono delle spalle e di tutta la persona.

È questo il termine del percorso condotto da ogni sessano nel pieno della fede in Dio e che lo conduce alla Pasqua, un’esperienza unica ed emozionante, in attesa di rivivere un’altra Settimana Santa.

Bibliografia
  • La Settimana Santa a Sessa Aurunca, https://www.settimanasanta.com/ (ultimo accesso 15 aprile 2022);
  • Pietro Perrotta, La Settimana Santa a Sessa Aurunca, Gabriele Corbo Editore, Ferrara, 1986;
  • Roberto De Simone, Canti e tradizioni popolari in Campania, Ed. Lato Side 19, Roma, 1979.

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